STEAM e ROBOTICA
In questo corso tratteremo i principali approcci pedagogici che stanno alla base all’utilizzo del coding e della robotica educativa con bambini e ragazzi. Scopriremo quali strumenti e robot è possibile utilizzare nei vari cicli della scuola dalla primaria alla secondaria di primo grado e approfondiremo, in particolare, i temi della collaborazione, della creatività e dell’inclusione dando tuttavia esempi concreti di attività che possono essere fatte fuori e dentro la classe.
La robotica educativa permette di nutrire precisamente l’apprendimento attivo con la didattica dell’imparare facendo e divertendosi, due aspetti cruciali per contrastare il declino nell’interesse degli studenti per lo studio della scienza e della tecnologia; inoltre, permette di osservare e sperimentare concetti e teorie attraverso l’esperienza diretta e può essere considerata una sorta di serious game, considerato che costruire o usare un robot è un modo per imparare giocando.
Anche nel 2024 proseguono le proposte formative per genitori e famiglie! Sono aperte le iscrizioni agli ultimi quattro webinar del calendiario 2023/2024: 20 MARZO 2024 – Padri in gioco. Dialogo sul ruolo paterno. 17 APRILE 2024 – Bambini e tecnologia. Rischio o opportunità per i più piccoli? 22 MAGGIO 2024 – Spiccare il volo. Il passaggio dal Nido alla Scuola dell’Infanzia. 22 MAGGIO 2024 – Spiccare il volo. Il passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola primaria. Tutti i webinar si terranno online dalle ore 18.00 alle 19.30. Ogni incontro sarà seguito da un formatore e pedagogista della Cooperativa che accompagnerà le famiglie in un’ora e mezza di formazione, informazione, confronto e dialogo. Vi aspettiamo! Per maggiori informazioni: formazione@pedagogia.it
Si è tenuto nella serata di ieri il webinar SOS Ambientamento a cura di Susanna Serati – Pedagogista di Stripes Coop. C’è stato grande apprezzamento dagli oltre 30 partecipanti che si sono confrontati con la formatrice raccontando le loro emozioni, rivolgendo domande e ricevere importanti consigli riguardo un momento delicato come quello dell’ambientamento al nido dei loro bambini e delle loro bambine. All’incontro hanno partecipato sia genitori di servizi della cooperativa Stripes sia famiglie che sono venuti in contatto con la nostra realtà e la formazione che offriamo per la prima volta attraverso questo webinar. A quello di ieri 31 agosto, che è stato il primo webinar di questo nuovo anno, seguiranno senz’altro molti altri appuntamenti e incontri dedicati a genitori, educatori e professionisti del mondo dell’educazione. Ringraziando i partecipanti di ieri e invitando a registrarsi al sito e alla newsletter tutti coloro che vogliono restare aggiornati sui prossimi appuntamenti auguriamo un buon inizio di anno educativo a tutti/e! Stripes Formazione
IL WEBINAR – 31 AGOSTO 2023 Stripes Formazione è già pronta per il nuovo anno e propone un webinar dedicato ad un momento particolarmente delicato nella vita del bambini e della famiglia: L’ambientamento all’Asilo Nido. Il webinar si terrà online sulla piattaforma Zoom il giorno 31 Agosto alle ore 18:00 ma è già possibile iscriversi registrandosi su questo sito, l’account creato è utile anche per i corsi Stripes Formazione che in futuro saranno su questa piattaforma. Iscriviti QUI a SOS AMBIENTAMENTO A cura di Susanna Serati – Pedagogista Stripes Coop // Guarda la presentazione del corso di Susanna Serati Iscrivendosi prima del 15 di Agosto è possibile utilizzare il codice “EarlyBooking” è usufruire del 50% di sconto. Ulteriori sconti sono previsti per i soci della cooperativa Stripes utilizzando il codice “StripesSocio” I CONTENUTI L’ambientamento é un momento particolarmente delicato nella vita del bambino e della famiglia: incarna spesso il primo vero distacco del bambino dai genitori e viceversa; rappresenta un periodo di transizione da un ambiente conosciuto ad un altro, con spazi e ritmi diversi, animato da nuove persone a cui riferirsi, nuovi amici da conoscere, con cui iniziare a creare legami significativi. Questo momento di transizione porta tanto il bambino quanto la famiglia a riorganizzare il loro rapporto creando tempi, ritmi e modi diversi di stare insieme. Pertanto, affinché questa riorganizzazione emotiva e gestionale non sia stressante ma vissuta con serenità da tutti, é molto importante che il senso dell’ambientamento, l’organizzazione, le pratiche che si possono attuare prima, durante e dopo questo periodo, siano conosciuti a fondo prima di tutto dai genitori e poi dal bambino che si affacciano a questa nuova esperienza così da diventare familiari, comprensibili e riconoscibili. OBIETTIVI Gli obiettivi del webinar saranno i seguenti: Rendere i genitori consapevoli che l’ambientamento non ha inizio il primo giorno di nido così come non termina con l’ultimo giorno in cui il genitore è presente al nido Condurre i genitori verso una condivisione delle aspettative e dei timori che accompagnano questo momento Dare una cornice di senso al tema dell’ambientamento Fornire delle informazioni anche di tipo organizzativo utili
Contenuti Il percorso formativo vuole offrirsi come tempo di riflessione sul potenziale educativo intrinseco della relazione tra bambino e PET (animale d’affezione) qualunque esso sia: cane, gatto, coniglio, asino… Attraverso di essa è possibile facilitare non soltanto l’apprendimento delle più tradizionali competenze cognitive, linguistiche, creative o motorie ma è soprattutto possibile veicolare quei valori educativi che permettono a ciascun bambino di divenire la migliore espressione di sè: empatia, altruismo, rispetto di sé e dell’altro diverso da sé, senso di responsabilità e senso di collaborazione. Nei timidi approcci con l’animale, nei primi scambi comunicativi che non necessitano di parole, fino ad arrivare alle più o meno strutturate proposte ludico ricreative, si compie l’esperienza naturale dell’apprendimento nella sua forma più alta. Il PET, prezioso veicolo di contenuti e messaggi educativi, agevola con naturalezza e spontaneità non soltanto la relazione verso sé stesso attraverso le sue doti di essere sociale e collaborativo ma è in grado di predisporre il bambino al contatto con l’adulto educatore con cui il piccolo può iniziare il lungo viaggio che ha come meta il “diventare grande”. Obiettivi Diffondere la cultura della pet education; Consapevolizzare gli educatori rispetto al suo potenziale; Stimolare una riflessione sul tipo di obiettivi che è possibile raggiungere attraverso di essa; Stimolare un pensiero educativo legato agli obiettivi pensati sulla individualità del bambino. Destinatari Educatori, insegnanti e coordinatori dei servizi educativi della fascia zerosei anni.
CTT-Certified Thymio Teacher is now online! Certification for educators and teachers on the educational robot Thymio Mobsya, the Swiss association that created the Thymio robot, and Stripes coop sociale, the official training organization in Italy for the Thymio robot, have recently put together a certification for teachers, educators and third sector operators who want to use the Thymio educational robot professionally in the contexts in which they work. Since years Stripes, through the Stripes Digitus Lab, an international research center on educational robotics and digital technologies, has been involved in workshops for children and young people as well as training for educators and teachers. The experience in the field of training combined with pedagogical and technical knowledge of the robot Thymio have made possible the creation of CTT – Certified Thymio Teacher. This robot has been created, industrialized and commercialized by Mobsya, a non-profit association founded in 2010 by MOBOTS (Mobile Robotics Group) and EPFL (Federal Polytechnic School of Lausanne). The robot was created from an open source perspective and has become much more than just an educational robot used in many schools today. With this certification for teachers and educators who intend to include it in their teaching-educational program, it is possible to learn and certify their knowledge of the robot by obtaining the CTT – Certified Thymio Teacher issued by Mobsya and Stripes. The certification takes place entirely online and consists of an exam to verify the knowledge acquired divided into 4 parts. The first section deals with the history and basics of educational robotics and is composed of multiple choice questions as well as the second and third sections that aim respectively to verify the knowledge of the Thymio robot and its programming. In addition to verifying the more technical aspects of the robot, the certification also serves to measure the possible pedagogical and didactic-educational implications conceived by each candidate for the Thymio robot in lessons or laboratories. Those who obtain the certification are asked, in section 4, to write a final paper in which they must bring into play their knowledge and skills regarding the world of education and teaching as well as their creativity. This last section will be evaluated by the Stripes Digitus Lab trainers who will give feedback and suggestions on how best to develop a didactic and educational activity with the Thymio robot that can really be done with children and young people. The importance of the paper is precisely to require candidates to seek potential developments in the use of the robot in education and teaching. So what are you waiting for? Get your certification now!
CTT-Certified Thymio Teacher ora online La certificazione per educatori e insegnanti sul robot educativo Thymio Mobsya, associazione svizzera che ha creato il robot Thymio e Stripes coop sociale, ente ufficiale in Italia per la formazione sul robot Thymio, hanno messo appunto in questi mesi una certificazione per insegnanti, educatori ed operatori del terzo settore che vogliono utilizzare in modo professionale il robot educativo Thymio nei contesti in cui operano. Da anni Stripes tramite lo Stripes Digitus Lab, Centro di ricerca internazionale sulla robotica educativa e le tecnologie digitali, si occupa di laboratori per bambini e ragazzi oltre che di formazione per quanto riguarda educatori ed insegnanti. L’esperienza nel campo della formazione unita alle conoscenze pedagogiche e quelle tecniche sul robot Thymio hanno reso possibile la realizzazione del CTT – Certified Thymio Teacher. Questo robot è stato creato, industrializzato e commerciato da Mobsya, associazione senza scopo di lucro fondata nel 2010 da MOBOTS (Gruppo robotica mobile) e EPFL (Scuola politecnica federale di Losanna. Il robot è stato creato in un’ottica open source ed è diventato molto di più di un semplice robot educativo utilizzato oggi in moltissime scuole. Con questa certificazione per gli insegnanti e educatori che intendono inserirlo nel loro programma didattico-educativo è possibile imparare e attestare le proprie conoscenze sul robot ottenendo la CTT – Certified Thymio Teacher rilasciata da Mobsya e Stripes. La certificazione si svolge totalmente online e consiste in un esame per verificare le conoscenze acquisite diviso in 4 parti. La prima sezione riguarda la storia e le basi della robotica educativa ed è composta da domande a scelta multipla come anche la seconda e la terza sezione che mirano rispettivamente a verificare le conoscenze sul robot Thymio e sulla programmazione di questo. Oltre a verificare gli aspetti più tecnici del robot la certificazione serve anche a misurare i possibili risvolti pedagogici e didattico-educativi pensati da ciascun candidato per il robot Thymio nelle lezioni o nei laboratori. A chi consegue la certificazione si chiede, nella sezione 4, la realizzazione di un elaborato finale dove occorre mettere in gioco le proprie conoscenze e competenze riguardo al mondo dell’educazione e della didattica oltre che la propria creatività. Quest’ultima sezione sarà valutata dai formatori dello Stripes Digitus Lab che daranno feedback e suggerimenti su come elaborare al meglio un’attività didattica ed educativa con il robot Thymio realmente realizzabile con bambini e ragazzi. L’importanza dell’elaborato è proprio quella di richiedere ai candidati di cercare potenziali sviluppi dell’utilizzo del robot in ambito educativo e dell’insegnamento. Cosa aspetti quindi? Ottieni subito la certificazione!
Educazione STEM: scienza, progresso e futuro! STEM: cosa significa? La parola STEM è un acronimo che deriva dalle parole inglesi Science, Technology, Engineering and Mathematics ma potrete trovare anche l’acronimo italiano STIM, che sta per scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Spesso troverete anche l’acronimo STEAM: in questo caso la “A” sta per arte, per incorporare il pensiero creativo e le arti applicate poichè propone metodi ulteriori per la soluzione dei problemi e l’integrazione delle informazioni. L’organizzazione ufficiale che si occupa delle discipline STEM è la National Science Foundation con sede negli Stati Uniti e studia queste materie anche in ambito di difesa, immigrazione e della lotta alla disparità di genere. Dagli anni 2000, negli Stati Uniti iniziarono discussioni sull’istruzione e sulla forza lavoro: nacque quindi il concetto di questo gruppo di discipline per l’innovazione. Una ricerca americana infatti, denunciò che gli studenti statunitensi non stavano raggiungendo gli stessi risultati di quelli degli altri paesi: questo fatto avrebbe danneggiato il sistema economico poiché privo di una forza lavoro specializzata. Iniziarono così delle analisi statistiche internazionali sul livello di preparazione degli studenti che si occupavano di materie STEM con i test PISA e TIMSS, che rivelarono la presenza di un’alta percentuale di allievi non abbastanza preparati. Dopo aver concluso diverse analisi sui problemi del sistema scolastico, si elaborò una migliore strategia di preparazione didattica per renderli più preparati per il mercato del lavoro e per l’istruzione universitaria. Perché è importante l’educazione STEM? La parola chiave è integrazione. L’educazione STEM non insegna discipline in blocchi di materie indipendenti ma le lezioni sono interdisciplinari con progetti e indagini mirate. Non si insegna solo la matematica o solo scienza in maniera separata ma vengono insegnate insieme e in modo complementare, così da completare entrambe le conoscenze con i metodi e gli apprendimenti dell’una e dell’altra disciplina. Le materie STEM prendono esempio dal modo in cui lavoriamo e risolviamo i problemi nella nostra vita quotidiana, trasformando questo metodo in istruzione e apprendimento. Con le STEM insegniamo le abilità nel modo in cui verranno utilizzate nella forza lavoro e nel mondo reale. E’ importantissima la capacità di lavoro di gruppo: pensando ad architetti, ingegneri o medici si capisce subito che i soggetti non lavorano mai da soli ma anzi sono intrecciati in modo pratico. STEAM: per i bambini delle scuole primarie, la componente artistica garantisce l’aspetto dell’apprendimento facilitato, diminuendo le “dimenticanze” delle lezioni. Le materie STEM facilitano i metodi applicativi della vita reale! Pro e contro dell’educazione STEM Pro: Sono interdisciplinari Sviluppano un set di conoscenze e competenze trasversali Valorizzano il lavoro di gruppo Facilitano la memorizzazione di informazioni Favoriscono la partecipazione attiva alle lezioni Propongono laboratori con esperimenti, nuove tecnologie e metodi di insegnamento innovativi Contro: Mancano risorse e finanziamenti per la formazione degli insegnanti Lotta al sistema di valutazione e voti poiché spesso demotivano l’innovazione, creatività e capacità di pensiero critico e problem solving Piani di lezioni più complicati rispetto a quelle tradizionali Molti insegnanti non sono interessati a queste discipline e preferiscono delle lezioni più stereotipate Le materie STEM promuovono la creatività! Il metodo Il pensiero STEM è affine alle menti dei bambini e il modo migliore per favorire l’interesse verso questo discipline è incoraggiare la curiosità stimolando i bambini a fare domande, esplorare e giocare durante lo studio. Bisogna quindi adottare una didattica attiva ed esperienziale. Nel modello STEAM International gli studenti vengono educati al problem solving creativo attraverso la soluzioni di idee, prodotti e servizi. E’ sottinteso che per fare questo si deve avviare una profonda revisione delle modalità didattiche e dei tempi di studio secondo questo triplice schema: CL – Core Lessons: lezioni e attività di Scienze, Tecnologia, Matematica, Arte e Studi sociali, Linguaggi e Arti performative CC – Crash Courses: proporre corsi sull’analisi di applicazioni avanzate di un determinato sapere, in diversi settori produttivi o servizi. ALL – Action Learning Labs: tre progetti incentrati su un’area specifica e con grande attenzione alla ricaduta sociale e al senso del progetto: meccanica, prodotti digitali, prodotti della bio-ingegneria oppure sui servizi sostenibili. STEM, ricerche per il lavoro e…sono davvero discipline solo “da uomini”? Molti ricercatori utilizzarono il termine STEM per definire un approccio interdisciplinare: gli studenti vengono guidati nella creazione di legami tra le nozioni apprese dallo studio e la realtà. Questo processo li prepara sistematicamente alla new economy e, più in generale, si parla di STEM occupation. Un gruppo di funzionari, dopo diverse ricerche, ha inoltre individuato ben 96 professioni, comprendendo anche alcune figure lavorative appartenenti alle scienze sociali. Dal 2000, molti paesi hanno iniziato a partecipare alle statistiche internazionali sulle competenze scientifico-matematiche degli studenti, attraverso ad esempio i test PISA citati prima. Il dato non parla solo del livello di preparazione degli studenti ma anche sulla percentuale di persone che scelgono i percorsi di studio STEM. Inoltre, ci sono importantissimi dati sulla propensione di diversi gruppi sociali sottorappresentati, come le donne. Nonostante la percentuale di persone che scelgono delle lauree STEM sia in aumento, in alcuni paesi esistono dei divari importanti tra uomini e donne e tra diversi gruppi etnici. Altre ricerche statunitensi, hanno mostrato che le donne tendono a completare gli studi in media con voti più alti sia nelle materie umanistiche che scientifiche, valore da non sottovalutare data la prevalenza di maschi negli studi universitari STEM. Infatti solo il 38% delle studentesse scelgono lauree STEM. In Italia, il ministero dell’Istruzione finanzia dal 2018 alcuni interventi per incentivare le iscrizioni femminili alle lauree scientifiche, tra cui maggiori risorse agli istituti e sconti sulla retta per le matricole. Diversi studiosi sottolineano che le differenze nell’apprendimento tra uomini e donne sono in sostanza nulle ma esistono dei veri e propri stereotipi di genere: si tende a pensare che i maschi siano più naturalmente portati alla matematica rispetto alle femmine e quest’idea influenza negativamente le scelte delle donne, fin dall’età della scuola primaria.