Perché e come interrogarsi sulle buone prassi? Per poter rispondere è necessario prevedere un’analisi critica della declinazione aziendale e una rivisitazione pedagogica della locuzione «buona prassi» a partire dalla letteratura di riferimento.
Quali sono i criteri e i tratti distintivi sul piano metodologico per determinare una buona prassi in educazione: muovendo da una prassi ordinaria, attraverso l’elaborazione di una situazione-problema, viene proposta ai partecipanti una possibile griglia di analisi per identificare una buona prassi e descriverla.
Buona prassi e gruppo di lavoro: il percorso di riflessione e di dialogo che porta un gruppo che ha condiviso pratiche di lavoro all’identificazione di una buona prassi è un processo di autovalorizzazione del gruppo come soggetto costruttore e depositario di un sapere, a un tempo, dalla qualità singolare e in grado di produrre realtà esemplari.
Laboratorio di buone prassi in educazione: i partecipanti divisi in piccoli gruppi possono fare una ricognizione critica delle prassi ordinarie dei propri gruppi di lavoro alla ricerca delle buone prassi utilizzando gli strumenti analitici e descrittivi proposti dal corso.
Educatori, Psicologi, Coordinatori di Servizio di ogni ordine e grado di scuola, Mediatori linguistico-culturali, Facilitatori linguistici
Dott.ssa Simona Faucitano, pedagogista e formatrice